Originale : Thomas B. Traduzione: S. M. Garoia
Disclaimer in italiano: questo articolo riguarda principalmente i francesi, atei, che vivono in Germania e che si sono fatti battezzare in una chiesa cattolica quando erano più giovani. Lo pubblico unicamente a titolo informativo, non per criticare la Germania o i tedeschi. Rispetto le religioni e non ho nulla contro i credenti. Amo vivere a Berlino, lavorarci e pagarvi le tasse. In compenso mi pongo delle domande concrete sulle pratiche della chiesa cattolica che investiga su delle persone che si dichiarano atee, quando non esistono regole chiare tra i due paesi riguardo alla possibilità di uscire dalla chiesa. E’ su questo punto che attendo chiarimenti. Se volete pormi delle domande, in francese, grazie di partecipare alla discussione su Reddit. un lettore tedesco ha creato una petizione on line.
Rassegna stampa: questo articolo è stato ripreso da vari media francesi:
- France Tv Info: un expatrié français athée obligé de payer des impôts à cause de son baptême (include la lettera del Deputato Le Borgn al Ministro Fabius) lettre ;
- Le Républicain Lorrain: Outre Rhin le culte a son impôt et le fait payer Include la testimonianza di altri francesi in Germania;
- Rue89: Français d’Allemagne, il est urgent de vous faire rayer des listes de baptême;
- Le Figaro: Un expatrié français sommé de payer un impôt parce que baptisé include una risposta della chiesa francese;
- Le Point: Le fisc allemand à la poursuite des baptisés français… ;
- Le Petit Journal: IMPÔT SUR LE CULTE – Un expatrié français athée s’indigne de devoir payer ;
- La Croix: En Allemagne un catholique Français se plaint de l’impôt d’église.
Sostegno:
- Ho contattato il Deputato per i francesi all’estero, circoscrizione Germania, Europa Centrale e Orientale Pierre-Yves Le Borgn’. Quest’ultimo ha espresso il suo appoggio e informa per iscritto il Gabinetto del Ministro degli affari esteri Laurent fabius. Speriamo che tutto ciò giunga alle orecchie dei nostri amici tedeschi e che questa situazione si chiarisca.
- Ho scoperto sul loro sito che l’UFAL presenterà una interrogazione al CNIL.
- La FNLP ha contattato il ministro delle giustizia per denunciare la trasmissione del mio atto di battesimo
Contact: if you are concerned by the same problem or you want to stay in touch and being informed of my action just send a mail to secularism4berlin@gmail.com
Quando sono giunto a Berlino, mi sono iscritto al Burgeramt, è la procedura normale e obbligatoria per tutti i nuovi arrivati. Al momento dell’iscrizione, vi viene chiesta la vostra religione. Essendo ateo convinto e non avendo mai avuto rapporti con la chiesa ad eccezione del battesimo (che non dipendeva da me), ho scelto la casella “senza confessione religiosa”. Qualche mese più tardi ricevo un questionario della Kirchensteurstelle di Berlino (L’ufficio delle imposte sul culto), che in pratica mi chiede se sono proprio sicuro di essere ateo (catechismo? no. Matrimonio religioso? no. Ecc. ecc.). Confermo che si, sono proprio sicuro di essere ateo. Trovo il questionario piuttosto intrusivo, ma mi dico che almeno adesso mi lasceranno in pace. Grave errore.
Gennaio 2015: in dicembre mi hanno rubato la bicicletta, ne ho appena comprata una nuova, grossa spesa, verifico dunque il mio conto corrente. E, sorpresa! mancano quasi 550 Euro dal mio stipendio. Penso ci sia un errore nella Lohnsteuerklasse (categoria di imposizione), come mi è già accaduto una volta. Invio una mail alla persona incaricata degli stipendi della mia impresa. Mi spiega che d’ora innanzi pago l’imposta sul culto e che ho avuto anche un richiamo per il 2014. Mi si chiude la bocca dello stomaco e comincio a sudare: essendomi già confrontato alla burocrazia tedesca, so che mi lancerò in una delle più difficili corse di resistenza della mia vita.
Mi faccio coraggio e chiamo il Finanzamt (Ufficio fiscale) del mio Bezirk (Distretto) chiedendo loro di correggere quanto prima l’errore. Comincia allora la mia via crucis, per così dire, con la burocrazia tedesca. Mi sento come Asterix e Obelix nelle Dieci fatiche di Asterix, quando cerca di ottenere il laissez passer A-38 nella casa dei matti. Un rapido riassunto della mia indagine:
- Il Finanzamt di Prenzlauer Berg non sa, e mi manda alla Kirchenstelle del Finanzamt Prenzlauer Berg
- la Kirchenstelle del Finanzamt Prenzlauer Berg mi comunica che si, sono indicato come appartenente alla comunità cattolica e mi manda alla m Kirchenstelle di Berlino
- La signora della Kirchenstelle di Berlin mi dice che sono battezzato e che devo quindi pagare l’imposta sul culto. Sgradevole, mi dice che non può che essere così. Poiché a questo punto sono già in una istituzione religiosa, penso che mi stia prendendo in giro.
- Ritorno al Finanzamt Prenzlauer Berg. Mi mandano al Bundesministerium für steuern (Ministero delle Finanze – uff. tasse)
- Il Bundesministerium für steuern mi dice che devo sbrigarmela con il Bürgeramt al quale mi sono iscritto arrivando a Berlino
- Il Bürgeramt mi comunica che hanno ricevuto una informazione dell’arcidiocesi di Berlino…secondo la quale faccio parte della loro comunità religiosa cattolica ?!
Sento che il gran finale si avvicina, mi lancio, chiamo l’arcivescovado per chiudere questa storia. E’ a questo punto che apprendo, terrorizzato, che la diocesi della città dove sono stato battezzato in Francia ha inviato, su richiesta della chiesa cattolica di Berlino un certificato di battesimo e che, di conseguenza, per la legge tedesca, devo pagare l’imposta sul culto. Impossibile riavere il mio denaro, mi hanno battuto. Così la chiesa cattolica francese, soprassedendo sulla Direttiva Europea 95/46/CE sulla protezione dei dati personali, invia su semplice domanda e senza preavviso agli interessati i nostri dati personali alla chiesa cattolica tedesca, per sottrarci del denaro.
La chiesa cattolica tedesca sta dunque al momento investigando sugli espatriati stranieri, in particolare francesi, per cercar di far loro pagare l’imposta sul culto. Come facciano esattamente a recuperare così facilmente le informazioni all’estero non lo so, ma mi vengono i brividi. E’ sconvolgente, specialmente per noi francesi, cresciuti ed educati in uno stato laico.
Le domande che mi pongo:
- La chiesa francese può sorvolare sulla Direttiva Europea 95/46/CE sulla protezione dei dati personali, e è perseguibile?
- Non è una forma di dumping? Come può la chiesa tedesca prelevare quasi 600€, senza preventivamente informare il diretto interessato?
- Il mio battesimo francese è valido in Germania? Sapendo che la relazione Stato/Chiesa è differente?
Apparentemente, l’unica soluzione per evitare questa disavventura sarebbe chiedere la de-iscrizione dalle liste di battesimo in Francia. Cosa che sto facendo; pubblicherò un aggiornamento quando avrò terminato la procedura, se ci riesco!
Se siete già nel mio caso, potete mettere la croce su quel che avete già pagato. In compenso, per smettere di versare mensilmente l’imposta sul culto, dovete correre all’Amtgericht (tribunale) più vicino e fare un Kirchenaustritt, che costa 30€ a Berlino. Maggiori informazioni qui: http://www.kirchenaustritt.de. Non dimenticate i seguenti documenti: Ausweis (carta d’identità o passaporto), Anmeldung (la vostra iscrizione al municipio di quartiere ) et Heiratsurkunde (certificato di matrimonio se sposati).